Cos'è il mastino dei baskerville?
Il Mastino dei Baskerville
Il Mastino dei Baskerville è una leggenda e un elemento centrale del romanzo omonimo di Arthur Conan Doyle, pubblicato nel 1902. È descritto come una creatura mostruosa e infernale che perseguita la famiglia Baskerville nella brughiera del Dartmoor, in Inghilterra.
Caratteristiche Principali:
- Aspetto: Nel racconto, il mastino è dipinto come un animale enorme, con fauci luminose e occhi infuocati. La sua apparizione è resa ancora più terrificante dall'uso di fosforo da parte dell'antagonista per conferirgli un aspetto spettrale.
- Leggenda: La leggenda narra che il mastino sia una maledizione che incombe sulla famiglia Baskerville a causa delle azioni malvagie di Sir Hugo Baskerville secoli prima. Si crede che la creatura sia stata evocata per vendicare i suoi peccati.
- Funzione narrativa: Il mastino svolge un ruolo cruciale nel romanzo, creando suspense e terrore. La paura della creatura e la sua presunta natura soprannaturale contribuiscono a costruire un'atmosfera di mistero e pericolo intorno alla famiglia Baskerville e alla brughiera.
- Soluzione del mistero: Sherlock Holmes e il dottor Watson indagano sul caso e scoprono che il mastino è in realtà un grosso cane normale, ma reso spaventoso attraverso l'applicazione di fosforo e la sua manipolazione da parte di un membro della famiglia Baskerville. La creatura viene usata per eliminare gli eredi e reclamare l'eredità.
- Simbolismo: Il mastino può essere interpretato come un simbolo del passato che perseguita il presente, e come la personificazione della paura e della superstizione. Esso rappresenta anche i pericoli della brughiera selvaggia e inesplorata.